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8 ottobre 2011 6 08 /10 /ottobre /2011 22:18
Brevissimo montaggio di foto del Battistero fiorentino - petit rassemblage de photos du Baptostere de Florence
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31 agosto 2011 3 31 /08 /agosto /2011 23:05

017

 

Altra immagine dall'alto dello stupendo Battistero di Firenze, con le lesene classicheggiantri e la raffinatissima decorazione marmorea.

 

(Français) - Autre image aerienne du Baptistere de Florencce, avec les lesenes classicistes et la magnifique dècoration en marble.

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19 agosto 2011 5 19 /08 /agosto /2011 10:27

abatt sarcofag

Stupendo sarcofato (seconda metà del II secolo) si trova all'esterno del Battistero di Firenze, al Sud rispetto alal scarsella.  La lettura non è facile, essendo lo stato di conservazione non buono. Vi si vedono alcune figure mitologiche, tra cui un centauro. La decorazione della cornice è molto raffinata, ma quel che più ci interessa in questo spazio è rilevare come, in generale, gli artisti romanici e medioevali in genere non si facessero scrupolo di utilizzare pezzi provenienti da edificii romani. Una tendenza facilmente rintracciabile, a Firenze, nel ritratto femminile romano murato nella fiancata esterna della chiesa di Santa Maria Maggiore, in molti pezzi di San Miniato e dei Santi Apostoli e in diversi altri contesti, incluso l'interno del Battistero.

 

(FRançais) - Magnifique sarcophage murè à l'ezterieur du Baptistere de Florence, au Sud de l'Abside. Lecture pas facile, car il est en malheureux ètat de conservation. on y voit des figures mythologiques (un centaure, par exemple). Raffinèe la decoration de la corniche, mais on rèleve un point commun à tout le moyen age, c'est-è dire l'usage de fragments antiques dans les constructions. une tendance commune qu'à Florence on note en Santa Maria Maggiore, San Miniato et les Santi Apostoli.

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16 agosto 2011 2 16 /08 /agosto /2011 09:14

Acroterio battisttero

 

Motivo decorativo della parte superiore del Battistero di Firenze., esattamente l'abside (Scarsella) Protome umana (molto deteriorata) sormontata da leone. Evidenti i richiami agli acroteri dei sarcofagi antichi, con una stilizzazione tutta orientale. Del resto, la storia della Chiesa fiorentina parla di un'evangelizzazione che, fin dai primi tempi del cristianesimo, venne da Oriente, con San Frontino e San Paolino (discepoli di San pietro), e soprattutto San Miniato, cui venne dedicata una delle chiese più importanti. Da citare anche Santa Felicita, nella chi chiesa oltrarno sono state ritrovate le più antiche testimonianze paleocristiane in città.

 

(Français) - Motif dècorativ dans la zone superieure du chevet du Baptistère de Florence. Protome humaine dèteriorèe et lion. Inspirèe aux àcroteres des sarcophages classiques, avec une stylisation toute orientelle. C'est-à dire, l'histoire de l'Eglise de Florence nous parle d'une èvangelisation qui vient d'Orient, avec Saint Frontin et Paulin (disciples de Saint Pierre), es surtout Saint Miniato, auquel on a dediquè l'une des plus grandes èglises florentines. On cite aussi Sainte Felicite. Dans son èglise en Piazza Santa Felicita, on a rètrouvè les plus anciennes tèmoignages de la Florence Paoel-chretienne

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11 agosto 2011 4 11 /08 /agosto /2011 21:20

006

 

Le lesene scanalate terminano con capitelli corinzi molto eleganti che racchiudono un quadrato a sua volta diviso in tre rettangoli, secondo una divisione in tre zone riscontrabile in tutto l'edificio.Al centro di ogni quadrato, notiamo una piccola feritoia, mentre il motivo a losanga si ripete nella decorazione appena sotto la calotta.

 

(Français) - Lesenes dè-chanalèes qui terminent avec des chapiteaux corynthes très fins, qui serrent un carré qui a une rèpartition en trois zones, visibles dans tout l'edifice. Au centre de chaque carrè, on voit des meurtrière, et le motif à forme de losange est rèpetu dans la decoration proche à la calotte superieure.

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10 agosto 2011 3 10 /08 /agosto /2011 21:22

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Bellissima visione dall'alto del Battistero fiorentino. Nella zona superiore si notano una serie di lesene di marmo scanalate con capitelli corinzi che costituiscono un quadrato,anch'esso tripartito. un linguaggio che vedremo nella cupola quattrocentesca del Duomo, segno di continuità. L'ordine è concluso da una trabeazione aggettante composta da tre fasce, con tarsie geometriche.

 

(Français) - magnifique vision aerienne du Baptistere de Florence. Dans la zone superieure on voit des lesenes de marble dè-channalèes avec des chapiteaux corynthes qui vonto former un carrè, avec tripartition. un langage qu'on observe dans la cupole (XVmè siècle) de la Cathedrale, signal de continuitè. L'ordre finit avec une trabeation composè par trois parts, avec des tarsies geometriques.

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9 agosto 2011 2 09 /08 /agosto /2011 22:03

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Lo straordinario battistero fiorentino nel suo lato occidentale, con la famosa "Scarsella". L'edificio fu costruito sulle fondamenta di una Domus romana del III secolo, e ha conosciuto varie ricostruzioni. Quella che oggi vediamo è (tenendo conto degli interventi dei secoli XIV, XV, XVI e XIX) sostanzialmente ascrivibile al periodo compreso tra la metà dell'XI secolo e tutto il XIII. La copertura esterna ad otto lati (tipica degli edifici battisteriali, simbolo della Resurrezione) è costituita da un tiburio che termina in una lanterna che, assieme alle altre aperture presenti soprattutto nella zona superiore, dona all'edificio una luce soffusa, mistica, leggera. La bicromia dell'opera, tipica del romanico fiorentino, è evidente, con l'uso di marmo serpentinato di Prato e marmo bianco di Luni, con una partizione sia orizzontale che verticale in tre zone. Evidente, specialmente nella parte mediana, l'influsso classico, con capitelli poggianti su pilastri o colonne di chiaro gusto corinzio. L'abside rettangolare (Scarsella) occupa buona parte dell'alzato, e se la parte inferiore si riallaccia al geometrismo presente un po' in tutto l'edificio, quella superiore con le lunette è ravvivata da due aperture a losanga, mentre i costoloni (i pilastri a lato) sono caratterizzati da una vivace zebratura, con alternarsi di marmo verde e bianco più serrato che nel resto della costruzione. Questa decorazione fu realizzata molto più tardi, forse alla fine del trecento, per armonizzarsi con il resto dell'edificio.

 

(Français) - Le magnifique Baptistere de Florence dans la zone occidentelle, avec le chevet nommè "scarsella". L'elevation de cet edifice s'appuye sur des autres edifices Roumains du IIImè siècle, mais on a eu differentes rèconstructions. Ce qu'on observe est (mais on a eu des intervnts posterieurs) de la periode entre milieu di XImè-toout XIIImè siècle. La couverture à  huit còtes (typique des baptistères) est formè par une zone superieure (TIBURIO) qui termine en une lanterne qui, avec les autres ouvertures de la zone superieure, donne une lumière très mystique, pas insistente. On voit une grande bicromie entre deux marbles : Marble blanc de Luni (Lucca) et vert (Serpentina) de Prato, typique de l'art roman florentine, et une partition geometrique telle verticale que horizontelle en trois zones. Dans le milieu haut de l'edifice, on voit ujn rappelle classique (prèsent en toute l'oeuvre) dans les chapiteaux corynthes. Le chevet rectangulier ("Scarsella") occupe un grand espace de l'elevation de l'edifice, et si la zone inferieure se attache au geometrisme prèsent en toute la construction, la zone superieure est vivacizèèe par deux ouvertures en forme de losange, et les piliers des angles ont une plus marquèe alternance entre marble blanc et vert, ètant construits plus tard en different style pour s'harmoniser avec le reste de l'oeuvre.

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10 luglio 2011 7 10 /07 /luglio /2011 15:36

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Pulpito attualmente situato nella chiesa di San Leonardo in Arcetri a Firenze. Artista fiorentino e bottega, fine XII-inizio XIII secolo. L'opera fu trasferita qui nel 1782, allorchè la chiesa di San Piero Scheraggio, in cui si trovava fino allora, venne distrutta e i suoi resti inglobati nella galleria degli Uffizi. Delle otto specchiature una risulta scomparsa, l'altra è  a New York mentre sei opere (i pannelli con l'Adorazione dei Magi, la Natività - a cui si affianca l'Annuncio ai Pastori - la Deposizione, la Madonna col Bambino e Santi, il Battesimo di Cristo e la Presentazione al Tempio, questi ultimi non mostrati qui) sono in questa chiesa. Da notare che originariamente le colonne erano quattro, essendo due di esse state distrutte forse in occasione del trasporto. La loro eccezionalità consiste sia nel valore artistico che nel fatto di essere tra le poche testimonianze scultoree fiorentine antecedenti al '200 in cui il linguaggio prettamente figurativo prevalga su quello geometrico,pur presente. Gli intarsi sono di varie forme geometriche, con inserti di serpentina pratese su marmo bianco delle Apuane, creando un effetto di estrema raffinatezza, soprattutto nelle due storie frontali (la Madonna in Gloria e la Deposizione), dove addirittura si ricrea una sorta di albero, soprattutto nella Deposizione.. A una mano diversa, più sciolta e quasi miniatoria, appartengono le storie laterali, quelle dell' Infanzia di Cristo, con un diverso trattamento dello sfondo e un notevole affollamento della scena, che appare maggiormente debitore dell'arte classica (si veda il Giuseppe seduto). Solitamente si mette la decorazione di quest'opera in rapporto con il pavimento del San Miniato, per cui abbiamo la data 1207. Ma si presti anche attenzione ad alcuni pezzi del contado fiorentino, come il pulpito di Sant'Andrea a Montespertoli e quello di San Martino a Signa, ma anche ad un pezzo erratico presente sempre in quell'edificio con una figura di donna (?) coronata e mantellata e un pesce, ma anche a qualche pezzo frammentario della Badia Fiorentina.

 

(Français) - Bas-relief situè en cette epoque dans l'eglise de San Leonardo in Arcetri à  Florence.Artiste florentin et son atelier, fin XIImè-dèbut XIIImè siècle. Elle se trouve ici à partir de 1782, quand l'edifice où elle se trouvait a etè dètruit et ses restes architectoniques inglobès dans les Uffizi de Florence. Des huit cadres l'un est disparu, l'autre (l'Annonciation) se trouve à New York, mais six histoires (L'adortation des Mages, la Nativitè - dans le mème cadre l'annonce aux bergers, la Dèposition, la Vierge et l'Enfant en Gloire, le Bàpteme de Christ et la Prèsentation au Temple) sont ici. Des quatres colonnes seulement deux sont visibles. L'exceptionnalitè de cette oeuvre est son valeur, mais aussi le fait qu'est l'une des rares tèmoignages très figuratives de la sculpture de Florence jusq'à milieu du XIIImè siècle, quand en ville le gout ètait plus Geometrique. Les inserts geometriques sont très varies, avec pierre Serpentina de Prato et Marble de Carrara. Il sont très raffinès., surtout dals les histoires de la Dèposition et de la Vierge et l'Enfant en Gloire, où l'on trouve en tarsie une sorte d'arbre très bien dessinè. Un different artiste a travsaillè aux cadres lateraux, plus classique (on voit Joseph, assis dans la pose des philosophes). Habituelment, on compare cette oeuvre  avec la decoration du paviment de San Miniato (1207), mais l'on peut règarder aussi à un chaire de Sant'Andrea de Montespertoli, à un autre de San Martino a Signa et à un autre fragment de la mème eglise de Signa, avec une figure fèminine couronnèe et mantèe et un poisson. MAis aussi à quelques fragments de la Badia Fiorentina

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27 aprile 2011 3 27 /04 /aprile /2011 18:53

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La cripta della Cattedrale di San Romolo a Fiesole contiene quattro capitelli a forma di dado precedenti alla costruzione dell'attuale edificio eretto nel 1024 sotto il vescovo Jacopo il Bavaro. Questi elementi sono stati reimpiegati e probabilmente appartenevano alla primitiva cripta. Vi troviamo scolpiti, in modo piuttosto sommario e facendo uso dello scalpello, motivi vegetali e (nel caso del capitello qui mostrato) liturgici e animali, incisi con scalpello in modo piuttosto sommario e comunque non privi di interesse, vicini (ma con minore qualità) al pulpito della Chiesa dello Spirito Santo a Ravenna. Piuttosto sommaria anche la maaniera di sbozzare il capitello, anche se interessante appare il contrasto tra la forma circolare del capitello e il pulvino, quadrato e piuttosto schiacciato. IX-XI secolo.

 

(Français) - Crypte de la Cathedrale de San Romolo à Fiesole (Florence), avec quatre chapiteaux prècedents l'actuelle construction dù a l'evqque Jacques la Bavare (1024). En cette occasion on a remployè ces chapiteaux, pròvenants de l'ancienne eglise. On y trouve des rèpresentations sommaires (mais aussi interessants) de motifs vègetaux et (on voit cette photo) animaux et liturgiques, sculptès avec le ciseau, proches au pulpite de l'Eglise du Saint Esprit (Spirito Santo ) de Ravenna en Emile-Romagne). Aussi interessant est l'opposition entre la forme circulièere du chapiteau et la zone superieure, quadrangulière. IX-X siècle.

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29 marzo 2011 2 29 /03 /marzo /2011 22:32

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Questo particolare dell'Arca di San Domenico costruita per la medisima chiesa di Bologna si trova a Birenze, al Bargello. Vi sono raffigurate due cariatidi, con la cocolla tipica dei domenicani. Sono dovute ad Arnolfo Di Cambio, colui che "italianizzò" definitivamente la scultura gotica, importando dalla Francia una certa lunghezza di forme ma inserendovi un incarnato molto latino, molto italiano. Darà inizio, nel secondo duecento, ad una scuola fiorente, spesso in contatto con i risultati della scultura di Nicola e Pisano. L'arca di San Domenico, di cui molti pezzi sono fuori contesto (Bargello, ma anche museum of fine arts di Boston e Louvre) è un manifesto della scultura toscana in terra emiliana. Vi lavorarono, oltre ad Arnolfo, tra gli altri, il suo maestro Nicola Pisano, due scultori di cui ci parla il Vasari chiamati Lapo e Donato, il domenicano Guglielmo da Pisa e nei secoli successivi Niccolò Dell'Arca e lo stesso Michelangelo Buonarroti.

 

(Français) - Particulier de l'Arca de San Domenico, frealisèe pour cette eglise de Bologna, qui se trouve au Bargello de Florence. On y voit deux Cariatides, les cheveux typiques des Dòmenicains. L'oeuvre est de Arnolfo Di Cambio, l'artiste qui a definitvement "italianisè" le style gothique, en prenant de France une certaine longuesse de forme mais en donnant un incarnat typique italien. il commencerà, à la fin du XIIImè siècle, un grand àtelieer, souvent en rapport avec la sculpture de Nicola et Giovanni pisano. L'Arca de San Domenico, avec beaucoup de statues en autre lieu (PAris, Boston, Florence) est un manifeste de la sculpture toscane de fin du XIIImè siecle en departement d'Emilia. On y voit la main de Nicola Pisano, de deux de son atelier d'oò nous parle Vasari (Lapo et Donato), mais inconnues, du domenicain Guglielmo de Pisa, ed , au XVmè siecle, de Niccolò dDell'Arce et surtout de Michelangelo Buonarroti.

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