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30 luglio 2010 5 30 /07 /luglio /2010 20:24

Martino.jpg

 

Meravigliosa statua equestre che raffigura "San Martino dona il mantello al povero". L'opera si trovava un tempo all'esterno del Duomo lucchese, recentemente è stata collocata all'interno, nella controfacciata, mentre una copia si trova all'esterno. L'autore è stato variamente identificato dalla critica in Guido Bigarelli da Como, maestro molto attivo nell'area lucchese agli inizi del XIII secolo, oppure in un certo Guidetto, o anche nell'anonimo scultore cui si deve il magnifico portale dei Mesi del Battistero di Pisa. Comunque, il contesto è l'inizio del duecento. Ma quel che colpisce in questa magnifica statua equestre sono 'esplicito riferimento alla statuaria romana, e al "Marco Aurelio" in particolare. L' opera, infatti, ha un respiro monumentle tutto classico, che dalla statuaria romana prende proprio questo.  Ma quel che colpisce è come l'autore, indubbiamente un grande maestro, riesca a esprimere la grande umanità del gesto cristiano del donare, come se l'artista voglia dirci che il dono di un mantello ha, in fondo, una dignità paagonabile ai gesti del condottiero o dell'imperatore, come se il cristianesimo rivendichi sia il proprio debito culturale verso la cultura antica ma con un "di più" che fa si che questo artista, che padroneggia alla perfezione la dignitas e i modi sculturei romani, abbia la coscienza che il tempo in cui lui viveva era del tutto diverso, profondamente impregnato di quel cristiaesimo che tutto valorizza, anche il ricordo della tradizione romana.

 

(Français) - Magnifique statue equestre avec "Saint Martin qui donne le manteau au pauvre". Jusq'è quelques annèes avant, elle ètat posèe dans la façade de la Càthedrale de Lucca. Au present,l'oeuvre se truouve dans l'interieur de cette èglise, dans la contre-façade, substituè dans la mème façade par une copie. L'auteur est identifiè comme Guido bigarelli de Como, très active dans la Zone de Lucca dans les premiers annèes du XIIImè siècle, où un autre maitre nommè Guidett, où encore un sculpteur active dans le portali du Baptistere de Pisa. C'est-à dire une oeuvre des premiers ans du XIIImè siècle. Mais la question plus èmouvante est l'attention du culpteur pour la sculpture monumentale e l'ancienne Rome, du "Marc Aurelie". L'oeuvre à une façon toute classique, monumentelle, en dèbit avec la statuaire roumaine. Mais encore plus important est le fait que lauteur, certainement un grad sculpteur, à la capacitè d'exprimer la grande humanità du mouvement du donner un mantau à unpauvre, qui tient la mème dignitè des gestes imperiaux. C'est à dire que le christianisme confirme de règarder à l'art antique, mais avec une chose en plus: la conscience que, aussi dans la rèonnaissance pour l'art roumaine que cet artiste connait à la perfection, l'artiste mème vit un periode divers, très different, pròfondement pris par l'evenement du Christianisme qui tout valorise dans son parcours.

 

PIERO MASIA

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