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16 settembre 2011 5 16 /09 /settembre /2011 09:16

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L'abbazia di Sant'Antimo (Castelnuovo dell'Abate - Montalcino, Siena), parte posteriore. Secoli XI-XIII. Capolavoro dell'arte romanica europea, è una delle poche abbazie italiane ad avere il coro attraversato da un deambulatorio, soluzione che la avvicina al romanico francese, come tutto il contesto di quest'opera. La zona posteriore è certamente la più interessante, con una grande abside su cui troviamo tre absidiole, che corrispondono alle cappellete radiali del coro. Da notare la grande bifora della zona superiore dell'abside, che dona luminosità all'interno, e il campanile, la cui base è forse dell'edificio preesistente (IX secolo). Secondo una tradizione, questa abbazia fu fontata da Carlomagno, di passaggio in zona nel 771. Non vi è una conferma storica di ciò, ma si sa che suo figlio Ludovico il Pio fece molte donazioni all'abbazia. All'interno, spartito in tre navate, uno straordinario apparato scultoreo di gusto tolosano (presente anche esternamente) quasi tutto degli inizi del secolo XII, dominato dall'enigmatica personalità del cosiddetto "Maestro di Caberstany" (in realtà, forse un gruppo di artisti attivi in molte zone della Francia e Spagna, molt idiversi tra loro ma con qualche punto in comune) impreziosisce questo edificio, dichiarato "patrimonio mondiale dell'umanità" dall'UNESCO.

 

(Français) _ Abbaye de Sant'Antimo (Castelnuovo dell'Abate - Montalcino - Sienne), zone posterieure, XI-XIII siècle. Chef d'oeuvre del l'art Romane d'Europe, est l'une des rares abbayes d'Italie avec le choir qui porte un dèambulatoire qui raverse toute l'abside, solution typoque française, si come tout le contexte de cet edifice. La zone posterieure est sans doute la plus interessante, avec une grande abside  qui porte aussi trois petites absides (chapelles radielles du choir). On regarde la grande bifore de la zone haute de l'abside, qui donne luminositè ò l'interieur de l'edifice, et la tour, avec la zone inferieure qui probablement est assignable à l'edifice precedent (IX siècle). Une tradition assigne la fondation de cette abbaye à Charlemagne, de passage en 771 après J.C. N'il n'ya  pas une confirme documentelle, mais on connait que sol fils Ludovic le Pie faisait beaucoup de donations à l'abbaye. La zone interieure a trois naives, a un magnifique ensemble de sculptures (q'on voit aussi à l'exterieure) de gout toulosain, dominè par la personalitè de l'enigmatique "Maitre de Cabestany" (probablemant non pas un seul artist, mais un group actif dans beaucoup d'edifices en France et Espagne, avec un style differente entre eux mais avec des characteres similaires) sont l'honneur estetique de cet edifice, declarè par UNESCO "Patrimoine Mondial de l'humanitè".

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